Avete sentito parlare di lenti progressive ma proprio non riuscite a raccapezzarvi nel mare di complessi termini tecnici e astrusi acronimi in inglese?
Niente paura, con l’aiuto di uno specialista vi aiuteremo a capire le differenze fra le diverse lenti progressive, basando la spiegazione su ragionamenti chiari e comprensibili per tutti.
Dopo le prime lenti progressive, che per oltre 30 anni sono sempre state costruite con la progressione di potere sulla superficie esterna, nel 1998 Seiko immette sul mercato la prima lente progressiva nella quale la variazione di potere è realizzata sulla superficie concava.
Quasi quindici anni dopo, i design di lenti progressive presenti sul mercato italiano sono cinque:
– lenti progressive con progressione di potere sulla superficie convessa;
– lenti progressive con progressione di potere sulla superficie concava;
– lenti progressive con addizione di potere ripartita su entrambe le superfici;
– lenti progressive con progressione di potere sul meridiano verticale realizzata sulla superficie convessa e sul meridiano orizzontale sulla superficie concava;
– lenti progressive con progressione di potere fissa sul meridiano verticale della superficie convessa, compensata sui due meridiani della superficie concava.
Quali sono le migliori lenti progressive?
Le lenti di gamma più elevata sono quelle con progressione di potere sulla superficie interna. La progressione esterna, appartiene invece alle lenti “standard”.
Tra le qualità delle lenti progressive vi è il modello di lavorazione free form, che massimizza il comfort della lente: naturalmente le migliori saranno quelle che presentano questa tecnologia da entrambe le superfici, il che permette di avere una lente praticamente su misura.
Altro punto importante è il prisma di bilanciamento, solitamente misurato nei suoi valori al bordo, costruendo prodotti sempre più attenti anche alle esigenze estetiche. Ancora una volta le migliori lenti sono quelle il cui prisma viene lavorato tenendo conto della forma sagomata della lente e dei suoi parametri costruttivi, si tratta cioè di un prodotto sempre più personalizzato.
Ultima caratteristica è l’inset variabile, altro tema di estrema importanza per ottenere il massimo comfort, cui si sono succedute nel tempo soluzioni sempre più raffinate.
Il vostro ottico optometrista deve tener conto di tutte queste variabili e delle vostre personali caratteristiche per offrivi il prodotto più adatto ad ognuno di voi.