I pomodori sono tra i frutti che più accumulano sostanze tossiche che derivano dai metodi dell’agricoltura tradizionale: pesticidi, erbicidi e fertilizzanti permangono in tracce sul pomodoro stesso, finendo nelle tavole del consumatore. Proprio per questo è bene acquistarli in versione bio. Il prezzo di questo prodotto è un po’ superiore a quello della versione tradizionale. Il motivo risiede anche nel fatto che la resa di una coltivazione biologica è inferiore rispetto a quella di una convenzionale.
Come è possibile aumentare la resa produttiva? Scegliendo la giusta varietà di seme di pomodoro, è possibile aumentare la resa del prodotto. Ad esempio può essere scelta una qualità che è più capace di resistere ai parassiti o alle malattie o che sia idonea alle condizioni climatiche del territorio. Esistono inoltre varietà che presentano aspetti nutrizionali migliori delle altre, con un grande guadagno in qualità.
Un altro metodo per aumentare la resa produttiva fa riferimento alla rotazione delle colture. Per quanto riguarda il pomodoro, per permettere al terreno di recuperare la sua naturale fertilità, non bisogna attuare la rotazione con piante che appartengono al gruppo della solanacea. Dunque sono da escludere il tabacco e le patate. Le coltivazioni possono essere rotate con i legumi che arricchiranno il terreno di azoto, fertilizzando naturalmente il terreno.
Per concimare possono anche essere impiegati concimi di cortile e compost. Un altro vantaggio della corretta rotazione delle colture è l’interruzione del ciclo di vita dei parassiti che quindi attaccano più debolmente il pomodoro biologico rispetto a quello tradizionale. Un altro trucco per tenere alla larga i parassiti dalle piante di pomodoro è quello di usare delle piccole trappole biologiche. Si tratta di inframmezzare alle coltivazioni di pomodoro alcune piante di mais dolce, verso le quali saranno dirottati i parassiti.